TG5: Fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio
| 17 Luglio 2024Ieri sera mentre cenavo con la mia famiglia, al TG5, è passata una notizia che per poco non mi faceva cadere dalla sedia.
Sebbene il telegiornale TG5 abbia trasmesso un servizio dal titolo “Acqua sicura, ma 1 su 3 non la bene,” evidenziando che l’acqua degli acquedotti italiani è di alta qualità e sicura da bere, ci sono aspetti critici che meritano attenzione riguardo alla sicurezza dell’acqua che effettivamente arriva al rubinetto degli utenti finali. Hanno indicato un 95% dei casi ma si parla sempre di partenza e mai di arrivo e da li nasce tutta la nostra preoccupazione.
🟢 La Qualità dell’Acqua dagli Acquedotti
L’acqua distribuita dagli acquedotti in Italia è sottoposta a rigorosi controlli di qualità. Le autorità idriche effettuano test regolari per garantire che l’acqua rispetti gli standard di sicurezza stabiliti dalla normativa italiana ed europea. Questi controlli riguardano diversi parametri, tra cui la presenza di batteri, virus, sostanze chimiche e metalli pesanti. Tuttavia, nonostante questi controlli, la sicurezza dell’acqua può essere compromessa durante il suo percorso dall’acquedotto al rubinetto degli utenti finali.
🔴 Le Contaminazioni delle Falde Acquifere
Le falde acquifere, da cui viene spesso prelevata l’acqua potabile, possono essere soggette a contaminazioni da parte di vari agenti inquinanti. Tra questi, virus e batteri possono infiltrarsi nell’acqua a causa di perdite nelle infrastrutture o attraverso il contatto con superfici contaminate. Inoltre, le sostanze perfluoroalchiliche (Pfas), note per la loro resistenza alla degradazione, rappresentano una minaccia significativa. Questi composti chimici possono contaminare le falde acquifere attraverso vari processi industriali e agricoli, entrando così nel ciclo dell’acqua e raggiungendo infine i nostri rubinetti.
🔴 Le Tubazioni Obsolete e Piene di Perdite
Un ulteriore problema riguarda le infrastrutture idriche, in particolare le tubazioni che trasportano l’acqua dall’acquedotto alle abitazioni. Molte di queste tubazioni sono vecchie e necessitano di manutenzione o sostituzione. Le tubazioni obsolete possono presentare perdite e crepe, permettendo così l’ingresso di contaminanti lungo il percorso. Inoltre, il materiale delle vecchie tubazioni può rilasciare sostanze nocive, come il piombo, nell’acqua potabile.
🔴 Impatto sulla Salute
Il consumo di acqua contaminata può avere gravi conseguenze sulla salute umana. I virus e i batteri presenti nell’acqua possono causare infezioni gastrointestinali e altre malattie. I Pfas, invece, sono stati associati a vari problemi di salute, tra cui disfunzioni del sistema immunitario, malattie del fegato e cancro. L’esposizione prolungata a queste sostanze chimiche può avere effetti cumulativi negativi sulla salute.
🟠 Misure di Prevenzione
Per garantire che l’acqua che arriva ai rubinetti sia sicura da bere, è essenziale adottare misure preventive. Le autorità dovrebbero investire nella modernizzazione delle infrastrutture idriche, sostituendo le vecchie tubazioni e riducendo le perdite. Inoltre, è fondamentale monitorare costantemente la qualità dell’acqua non solo alla fonte, ma anche lungo il percorso di distribuzione. Gli utenti possono contribuire installando filtri domestici certificati, che possono rimuovere molti contaminanti presenti nell’acqua del rubinetto.
🔴 Conclusioni
In conclusione, mentre l’acqua fornita dagli acquedotti italiani è generalmente sicura e di alta qualità, esistono rischi significativi legati alla contaminazione lungo il percorso di distribuzione. La presenza di virus, batteri, Pfas e altre sostanze chimiche nelle falde acquifere, insieme alla vetustà delle tubazioni, rappresentano una minaccia per la sicurezza dell’acqua che consumiamo quotidianamente. È cruciale affrontare questi problemi con interventi mirati e continui per garantire che ogni cittadino possa avere accesso a un’acqua veramente sicura e salutare.
Pfas
Avendo appurato che la contaminazione da Pfas può essere dovuta anche ad un assorbimento tramite la rete che poi arriva nelle nostre case, andiamo a conoscere meglio di cosa si tratta e quali sono i pericoli.
Le sostanze perfluoroalchiliche (Pfas) sono una famiglia di composti chimici resistenti alla degradazione ambientale, che possono accumularsi nelle falde acquifere e rappresentare un rischio significativo per la salute umana. In Italia, alcune regioni sono particolarmente colpite da alti livelli di Pfas, principalmente a causa di attività industriali.
Veneto: Un Epicentro di Contaminazione da Pfas
Il Veneto è la regione italiana più nota per la contaminazione da Pfas, soprattutto nella zona della “Zona Rossa” che include parti delle province di Vicenza, Verona e Padova. Questa area è stata fortemente contaminata da un’azienda chimica, la Miteni, situata a Trissino, che ha prodotto Pfas per decenni. Studi hanno rilevato concentrazioni molto elevate di questi composti nell’acqua potabile, nei corpi idrici e nei terreni della regione. La contaminazione è così grave che ha portato a interventi di emergenza per fornire acqua potabile pulita agli abitanti e a programmi di monitoraggio sanitario per valutare gli effetti sulla salute della popolazione esposta.
Piemonte: Un’altra Zona a Rischio
Anche il Piemonte ha registrato livelli significativi di Pfas, soprattutto nella zona del fiume Po e nelle aree industriali circostanti. La presenza di industrie chimiche e manifatturiere ha contribuito alla dispersione di Pfas nelle acque superficiali e sotterranee. Studi e monitoraggi sono in corso per valutare l’estensione della contaminazione e le possibili implicazioni per la salute pubblica.
Altre Aree di Contaminazione
Oltre al Veneto e al Piemonte, altre regioni italiane hanno riscontrato problemi di contaminazione da Pfas, sebbene a livelli meno critici. Tra queste, la Lombardia, con la presenza di industrie chimiche nei pressi del fiume Lambro, e alcune zone della Toscana, dove le attività industriali e manifatturiere hanno contribuito alla dispersione di Pfas nell’ambiente.
Impatti sulla Salute
L’esposizione a Pfas è associata a vari effetti negativi sulla salute. Questi composti possono interferire con il sistema endocrino, causare problemi al fegato, e sono stati collegati a un aumento del rischio di tumori. Altri effetti includono alterazioni del sistema immunitario, ridotta fertilità, problemi di sviluppo nei bambini e aumento dei livelli di colesterolo. Data la loro persistenza e bioaccumulazione, i Pfas possono rimanere nel corpo umano per lungo tempo, amplificando gli effetti negativi con l’esposizione continua.
La nostra risposta al servizio del TG5
Dopo aver chiarito i veri pericoli possiamo solo invitare il TG5 a una rettifica del servizio. Non è possibile parlare di tutta l’acqua Italiana in poco più di un minuto e mezzo facendo passare il messaggio che TUTTA l’acqua è buona quando in diversi zone ci sono problematiche diverse. Noi abbiamo parlato di Pfas perché nella nostra zona è un problema molto sentito ma la contaminazione è un problema generale. I valori dell’acqua in partenza non mettiamo in dubbio siano ottimi, il problema è quella che arriva nelle nostre abitazioni!
Prima di “bere” tutto quello che dice la TV sarebbe meglio fare analizzare l’acqua che arriva direttamente al nostro rubinetto e se necessario andare a correggere i valori anomali.
Anche se non beviamo direttamente l’acqua del rubinetto ricordiamoci che con la stessa acqua ci laviamo la frutta e la verdura, ci facciamo la pasta, il latte artificiale per il bambino e altre mille cose che magari uno può sottovalutare.